Ciao a tutti, lavorare a casa è più difficile, si associa sempre il lavoro ad un altro luogo che non sia quello in cui si vive, forse perché ne abbiamo confidenza e quindi ci permettiamo qualche libertà in più. Lollo ha dimostrato anche qui di avere un grande equilibrio e una bella dose di controllo.
Qualche tentennamento sul fronte nostalgia, cerca i suoi parenti, li vuol chiamare, guarda più spesso i video dove sono rappresentati... e quindi? Pare strano? A me no, mi è venuto in mente il periodo del militare, mille anni fa più o meno, improvvisamente ti trovi proiettato lontano da casa e dalla "mamma" che però, quando ce l'avevi intorno, quasi quasi ti rompeva le scatole! Cominciai lì a comprendere che c'era "altro" attorno a me e alla fine mi accorsi di tante cose, che il militare non faceva per me, che la mamma non era poi così male e che lavorare faceva parte della vita, della vita di tutti, anche di quella di Lorenzo che così affronta, da adulto, un primo ostacolo naturale da cui tutti siamo dovuti passare. Gli staremo vicino un po' di più, un biscotto in più nel latte del mattino ma poi... tutto prosegue. E la sera chiamiamo mamma e papà per dirgli che va tutto bene!
Bravo Lollo, facci vedere che va bene così!
PS: nello specifico, recuperiamo la cera rimasta nella plastica delle candele dell'Oratorio per poi mescolarla con la segatura di legna e farne gli inneschi per la caldaia d'inverno. Quando la userà gli verrà in mente il lavoro fatto e questo non può che essere un bene.